venerdì 3 aprile 2020

Papa Fancesco al tempo del Coronavirus

Quest'uomo di bianco vestito sale la scalinata di San Pietro con passo faticoso: sembra voler portare sulle spalle il peso di questa umanità ferita, quasi colpita a morte da questo "nemico" insidioso ed invisibile.

Rimarranno nella storia le immagini di una piazza San Pietro desolatamente deserta, flagellata dalla gelida pioggia di un tardo inverno.
Di seguito riporto alcuni stralci della diretta televisiva.
Ho trovato molto profonda e significativa la riflessione che papa Francesco ha fatto a commento del passo evangelico della tempesta sedata. (Vedi Mc 4,35-40)


Quale delle riflessioni del Papa ti ha colpito di più? Perché? Cosa vorresti sottolineare del suo discorso come particolarmente importante per la tua vita?
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20 commenti:

  1. Mi ha colpito la forza che ha in questo momento

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    1. buongiorno prof, di questo racconto mi ha colpito molto la forza del papa in questo momento chiedendo aiuto a dio, e una frase in particolare che mi ha colpito è " siamo tutti sulla stessa barca in mezzo ad una tempesta improvvisa" perché questo virus ci ha colpito all'improvviso e ha colpito tutto il mondo portando molti morti; e siamo tutti sulla stessa barca perché solo insieme possiamo uscire da questo brutto momento.

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  2. A me è ri masto impresso:"avete paura non avete fede in me"
    Perchè a me ha fatto capire soprattutto quando c'era la diretta che chi non a fede in gesù non va a fondo ma quasi invece chi crede in dio a una "Zattera" su cui salvarsi e quindi non c'è da aver paura ma avere sempre più fede.
    Areiveredrci.

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  3. Buongiorno prof,
    sono ....... ........, della .... Come sta? Spero tutto bene...
    Ho visionato il materiale sul suo blog, e l’ho trovato interessante: molta gente sminuisce la figura del Papa solo perché non compie donazioni monetarie concrete allo Stato in vista dell’emergenza Coronavirus, ma spesso si ignora la parte più umana dell’Italia stessa... i cittadini, sani o malati, spesso non hanno a chi rivolgersi e il Papa, quotidianamente, si espone e conforta tutti i fedeli, perché se davvero esiste un Dio buono e misericordioso, non credo gli interessi delle donazioni volte a sostengono della Protezione Civile, bensì la fede costante dei suoi uomini. Infatti il Papà invoca il suo aiuto, e ci invita e credere nella salvezza e beatitudine del suo Regno, ci sprona a non perdere la speranza e a stringerci astrattamente al Signore, che in questo momento drammatico, è l’unica figura a cui possiamo avvicinarci senza temere un contagio.
    Il Papa ci sostiene, l’ho immaginato vedendo parte del suo discorso pubblicato sul suo blog, come una flebile fiamma di una candela, sotto alla pioggia battente, così debole ma allo stesso tempo potente e capace di infondere nei cuori conforto e speranza.
    Questa era la mia riflessione, spero riesca a leggere la mia e-mail.
    Se non dovessimo aggiornarci nuovamente, le auguro una felice Pasqua!

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  4. Mi ha colpito molto la sua forza in questo momento di bisogno per tutti facendo gesti che anche se sembrano facili e quotidiani in questo periodo non lo sono

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  5. Buongiorno prof.
    Mi ha colpito questa scena:tutti sulla stessa barca in mezza ad una tempesta improvvisa, inaspettata e furiosa. Ci sentiamo tutti fragili e disorientati, ma nello stesso tempo importanti e necessari, tutti chiamati a remare insieme perchè solo insieme si può andare avanti. Mi ha colpito perchè Papa Francesco con questa scena ben descrive la situazione al tempo del coronavirus e ci indica una via d'uscita per approdare ad un porto sicuro: riscoprire la fraternita e la solidarietà tra tutti noi, temi a me molto cari.

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  6. Buongiorno professore,
    volevo commentare il video del papa.
    Penso che la benedizione del papa è servita per fare capire a tutti che anche in un momento di difficoltà come questo la fede c'è sempre e ci può aiutare.
    Del discorso mi ha colpito molto la parte in cui il papà paragona la benedizione di Dio come un "abbraccio consolante" che serve per donare salute ai corpi e conforto ai cuori.
    Arrivederci

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  7. Buonasera professore, le invio le mie riflessioni sul discorso del Papa
    La riflessione del Papa che mi è piaciuta di più è quando ha detto che sembra sia scesa la sera sulle nostre vie e piazze vuote e desolate, noi siamo come quei discepoli smarriti e impauriti, presi dalla tempesta, sulla stessa barca, tutti a remare insieme. Mi è piaciuta perché sottolinea come nessuno si salva da solo, altrimenti si affonderebbe, ma dobbiamo procedere tutti insieme, quindi occorre reimpostare la propria vita verso Gesù e verso gli altri. Una cosa del suo discorso che è importante per la mia vita è che tutti siamo fratelli e che bisogna attivare la solidarietà, ma finora siamo andati avanti ognuno pensando solo a se stesso, ai propri guadagni e non ci siamo fermati davanti ai richiami di Gesù.

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  8. il coronavirus: quello che ha cambiato le nostre vite, quello che sta riducendo il mondo in un mucchietto di cenere .
    Io non ho paura di questa cosa perché basta seguire le direttive predisposte per queste emergenze .
    EMERGENZA si questa è proprio una cosa grave anche se ci si fa prendere dal panico e tutto peggiora perché la gente si spaventa e fa uscire un putiferio perché crede che sia tipo una fine del mondo quindi le persone iniziano a prendere provviste e qualsiasi cosa riesca a trovare fino alle cose inutili come le ruote della macchina.
    Tante persone invece sono incoscienti perché come per esempio i maratoneti se ne infischiano e continuano a uscire per correre diffondendo il virus.
    Anch’io che sono un ciclista e so che devo momentaneamente rinunciare alla mia passione perché correrei rischi inutili e preferisco restare a casa a guardare un film piuttosto che mettermi in pericolo, tanto dopo avrò tanto tempo per pedalare!
    Spero che questa pandemia finisca in fretta per tornare a scuola perché tra una cosa e l’altra i collegamenti sono inefficienti.
    E come dice il Papa la SPERANZA NON DELUDE MAI!

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  9. Buonasera professore,
    sono ......... .......... e frequento la .....
    Volevo commentare le parole di Papa Francesco dicendo che sono molto profonde e fanno riflettere.
    Noi persone umane pensiamo di essere sempre perfetti in ogni cosa e ci dimentichiamo spesso delle nostre origini e di colui che ci ha salvato.
    "Egli porta il sereno nelle nostre tempeste perché con Dio la vita non muore mai" dice il Papà.
    Noi fin da bambini cerchiamo confidenza in persone che noi riteniamo esempi da seguire, perché con loro ci sentiamo protetti anche se fino a un certo punto.
    Infatti queste persone sono esseri umani e come noi non possono salvarci dal Coronavirus ( siamo tutti sulla stessa barca ). Infatti quello che secondo me vuole dire il Papà è di riporre la nostra confidenza in Gesù che è 100% uomo ( e quindi chi capisce meglio di lui cosa stiamo provando) e 100% Dio.
    Dato che è 100% Dio, Egli è l'unico uomo che ci può salvare ( senza dimenticare il grandissimo contributo che ci danno i medici, che mettono a repentaglio la loro vita per noi ), perché con lui noi siamo tranquilli nei momenti più bui.
    Cordiali saluti.

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  10. Venerdì 27 marzo, milioni di persone hanno partecipato dalle proprie case, attraverso i mezzi di comunicazione, alla benedizione Urbi et Orbi impartita da Papa Francesco.
    Caro Prof. se devo essere sincero, a me ha colpito tutta la cerimonia. La prima parte, più legata ad un aspetto visivo, più alle immagini che introducevano il messaggio del Papa. Immagini di tristezza, di dolore, di malinconia nel vedere il Crocifisso Miracoloso, ma anche speranza, proprio perché quella croce fermò la peste nel 1600. Quest'uomo che arriva a piedi attraversando una Piazza San Pietro deserta e che cammina solo, sotto la pioggia. Ho notato molte similitudini nei gesti e nelle parole del Papa che si collegano con la situazione attuale. Il Papa arriva al leggio con un pò di affanno proprio com'è ora l'umanità e senza respiro, come sono i malati affetti dal coronavirus. Un monsignore offre al Papa il suo braccio per sostenerlo e subito il mio pensiero va a tutti gli operatori sanitari che stanno offrendo se stessi per gli altri. Il Papa non si protegge dalla pioggia, così come siamo noi ora, senza protezione ed in balia di questo uragano che ci sta devastando. E anche il Vangelo scelto è proprio azzeccato con la situazione attuale. Come una tempesta inaspettata e furiosa ha colto alla sprovvista Gesù con i discepoli, così anche noi in questo momento ci troviamo smarriti, impauriti e fragili, ma nello stesso tempo convinti di essere tutti importanti e necessari, tutti sulla stessa barca a remare, tutti su una barca che si chiama vita a confortarci a vicenda. Anche la pioggia che scendeva a dirotto, ha reso più reale la lettura di questo Vangelo. Il Papa (Pietro), è lì proprio in mezzo alle acque della sofferenza e della paura, le paragono alle lacrime del cielo su di noi. E' giunto il tempo di meditare su cosa stiamo facendo della nostra vita, quale senso stiamo dando alla nostra esistenza! Il Papa dice di separare ciò che è necessario da ciò che non lo è. Quante volte ha ripetuto "Perché avete paura?" Infatti non dobbiamo avere paura. La Croce sarà la nostra ancora di salvezza! Abbracciare il Signore per abbracciare la speranza. Questa è la forza della fede che ci libera dalla paura. La fede ci da la certezza che Gesù ha già vinto la morte, è Lui che calmerà la tempesta che stiamo attraversando. Rallegriamoci perchè il Signore è risorto!! Buona Pasqua prof.

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  11. Buongiorno prof,tutto bene? Sono ......... di ...,ho visto il materiale del blog e sono rimasta colpita dalla forza che ha e che tutti dobbiamo avere in questo momento,che siamo tutti "sulla stessa barca" ma dobbiamo resistere, rimanere uniti e aiutarci in questo momento di sconforto.
    Cari saluti e Buona Pasqua.

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  12. Buongiorno prof a me ,cioe ..... ......
    Della 2.., e piaciuto molto vedere che il papa non si è fatto cadere nello sconforto e nella paura ma invece a eliminato con la nuova indulgenza ciò che era per poter rifondare le basi di un nuovo futuro e non un futuro diviso ed egoista ma un futuro colmo di solidarietà io ho visto alla tv perfino l'indulgenza plenaria e son rimasto stupito da come siamo potuti arrivare a ciò spero che tutte queste preghiere vengano ascoltate e il Signore decida di aiutarci ma la scelta é sua io non sono quasi nulla a suo confronto e non so quasi nulla dei suoi piani per questo mondo so solo che credo che lui esista questa e la fede credere senza vedere,credere senza toccare.

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  13. Buongiorno prof sono ........ scusi se le rispondo solamente ora. Da quello che ha detto il Papa mi ha colpito tutto ed e la mia prima volta che lo sento parlare, le parole che mi hanno veramente colpito sono "su questa barca ci siamo tutti tutti" e vero non possiamo fare tutto da soli, lo stato non può fare tutto da solo a bisogno del suo popolo ma 8n solo in questo caso ma da sempre siamo stati sulla stessa barca ci siamo sempre aiutati a vicenda e spero che continueremo così io sono molto orgoglioso dell'Italia anche se non sono italiana, rispetto ad alcuni paesi l'Italia ci tiene al suo popolo e se ne prende curo io spero tantissimo che non cambi mai.
    buona pasquale e spero di rivederla presto tra i banchi.

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  14. Quello che subito colpisce è l’immagine del papa in piazza San Pietro che cammina a fatica. Il suo viso è
    segnato per quello che sta succedendo in questo periodo.
    Difficilmente si può dimenticare l’immagine del papa in una piazza deserta, colpita dalla pioggia.
    Una cosa importante che ha detto è che indistintamente, in questa situazione siamo tutti uguali, siamo
    impauriti, smarriti. Dice che siamo tutti sulla stessa barca e che per non affondare, dobbiamo remare insieme.
    Ci fa capire che per risolvere i problemi che ci sono ogni giorno nel mondo come in questo caso, non si può
    agire da soli, ma tutti insieme. In questo modo riusciremo ad aiutare sempre noi e i nostri fratelli.

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  15. Buongiorno prof, la riflessione che più mi ha colpito del Papa è stata la seconda nella quale ci invita a non avere paura e a ritrovare la fede verso il Signore. Al minuto 13:40 il Papa dice una frase che mi lascia abbastanza stupita "non spegniamo la fiammella smorta che mai si ammala e lasciamo che riaccenda la speranza". Questa frase personalmente l'ho interpretata pensando alla fiammella come alla nostra fede che stava venendo dimenticata e trascurata ma che è anche una delle cose che alimenta il fuoco della speranza e che faccia sì che non muoia anche questa.
    Nella nostra società la fede è stata dimenticata da noi umani proprio perché pensavamo di non averne più bisogno e pensavamo di essere invincibili mentre invece con il nostro atteggiamento non abbiamo fatto altro che metterci alle strette da soli e proprio ora che siamo "caduti" e che non riusciamo più ad alzarci in piedi non dobbiamo arrenderci ma dobbiamo continuare ad avere fiducia in quelle persone e in quel Dio che non ci hanno mai abbandonati e mai lo faranno e saranno proprio loro quelli che ci aiuteranno ad alzarci e faranno sì che noi riprenderemo a camminare.

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  16. La riflessione di Papa Francesco che mi ha colpito di più è quella che dice: Volevamo rimanere sani in un mondo malato" . Mi ha
    colpito perchè rispecchia la realtà perchè molti problemi li stiamo ingnorando come il riacaldamento globale , la povertà ed altri che noi
    non ci interessiamo minimanente perchè avvengono o in paesi lontani e quindi pensiamo che non ci tocchi più di tanto o non gli diamo
    importanza perchè tanto è solo qualche grado in più.

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  17. Papa Francesco,solo e nel silenzio di piazza San Pietro deserta, come il padre anziano e saggio di una grande famiglia, con le sue parole, lente, semplici e pacate, invita tutti quanti, credenti e non credenti,a riflettere sul fatto che siamo tutti esseri umani uguali.
    Il Papa conclude il suo toccante discorso, con cui ha voluto infondere speranza e con cui ha richiamato tutti al senso di responsabilità, pregando per la fine dalla pandemia e la sua preghiera è per tutta l’umanità sia credente che non.
    La riflessione che mi ha colpita di più è quella che muove tutto il suo discorso e che prende spunto dal brano del Vangelo di Marco (venuta sera … Gesù disse, passiamo all’altra riva.) cioè che , metaforicamente parlando, siamo tutti sulla stessa barca e che da soli non andiamo da nessuna parte.
    Mi ha colpita perché oggi , che l’intera umanità si trova nel mezzo della stessa pericolosa e soprattutto inaspettata tempesta, gli uomini devono finalmente rendersi conto che siamo tutti uguali, tutti con le stesse paure , tutti disorientati, perché per il covid19 non esistono uomini di serie A e uomini di serie B ma solo esseri umani, quello che siamo tutti noi.
    Quello che voglio sottolineare del suo discorso come particolarmente importante per la vita è che l’uomo deve imparare a vedere e non solo a guardare perché ,come dice anche la volpe al piccolo principe, quello che è essenziale nella vita è invisibile all’occhio!
    L’uomo deve guardare bene intorno a sé per vedere quali sono i veri uomini , quelli che in questi giorni difficili lottano e si sacrificano per gli altri e quali sono i falsi miti , quelli che pensano solo ad apparire, al denaro, al potere e che si credono troppo grandi per quelle cose che reputano” piccole” , come l’umiltà, l’altruismo, la solidarietà, la semplicità, l’essere sempre sé stessi senza mai portare delle maschere. Oggi siamo sulla stessa barca perché tutti stiamo lottando contro un pericoloso nemico comune e il comportamento di ognuno di noi influisce sull’altro.
    E’ ora di scendere dal piedistallo personale per andare incontro agli altri, è ora di smettere di preoccuparci di cose futili come la propria immagine senza preoccuparci invece delle ingiustizie presenti nel mondo : povertà , malattie, siccità, malnutrizione , guerre.
    Nella vita è importante aprire gli occhi e imparare a vedere e non solo a guardare, poi è importante pensare per fare sempre la propria parte con responsabilità.

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  18. Buongiorno professore,

    Quello che è successo in piazza S. Pietro quel giorno non è stata una benedizione come tutte le altre. È stata amplificata da questa situazione tragica in cui tutti ci troviamo.
    È stata una specie di "edizione straordinaria" seguita anche da chi, soprattutto le nuove generazioni, non frequenta la Chiesa e se ne è allontanata. La fede è da sempre anche un rifugio nelle situazioni più difficili.
    Speriamo che quello che ha portato di buono tutto questo rimanga in ognuno di noi continuando a navigare sulla stessa barca.


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  19. Nel discorso del Papa mi ha colpito molto questa frase:sembra sia scesa la sera sulle nostre vie e piazze vuote e desolate,noi siamo come quei discepoli smarriti e impauriti presi dalla tempesta sulla stessa barca a remare assieme.
    Evidenzia come in un momento difficile come questo si possa ripartire con l'aiuto e la coesione da parte di tutti.
    Quindi bisogna procedere tutti assieme per ripartire il prima possibile

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