martedì 21 aprile 2015

Annegare nel mare dell'indifferenza

Non sono passati molti giorni dalla tragedia in mare del ribaltamento di un barcone al largo delle coste di Lampedusa, isola più a sud del territorio italiano e europeo.
Eppure notizie come queste vengono subito espulse dalla coscienza popolare e gettate via!!!
Tutto cade nel dimenticatoio!
Mentre sto scrivendo altri barconi tentano la traversata del canale di Sicilia, altre persone trovano la morte in fondo del mare, altri bambini arrivano al nostro paese senza genitori, altre donne cercano una nuova terra dove poter far nascere il bimbo in pace, lontano dal fragore delle bombe e dal sibilo dei proiettili.
E noi cosa possiamo fare? Il cristiano cosa può dire di questa immensa tragedia?

2 commenti:

  1. gli sbarchi sono colpa della grande differenza socio/economica... da cristiano dico :Che non è importante la religione che professi... ma è la tolleranza,l'aiuto e la pace tra diverse culture e gente ... quindi anche se noi diamo un piccolo e grande aiuto ai più poveri non basta... un facile esempio .. il cotone differenza tra America e stati africani... i numeri parlano... oltre a questo noi non ci preoccupiamo dei nostri simili ma di cose inutili ... un esempio: il governo con milioni di milioni di euro... al mese con grandi agevolmenti... (in S.U.A & U.E & Australia... e alcuni stati asiatici e rari africani) noi ora viviamo in un mondo considerato libero ... un unica domanda ho da porre : Ma siamo così liberi...?

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  2. Io penso che chiunque abbia diritto ad avere la propria libertà di parola,pensiero,opinione ecc.
    Non bisogna essere insensibili e intolleranti nei confronti di chi invece tenta di inserirsi. Bisogna pensare a come deve essere difficile per quei poveri profughi,non solo il viaggio (pericoloso e insidioso)ma anche l'inserimento in una società totalmente differente,nuova ecc.
    A scuola il professore ha parlato di RAZZISMO trovo che sia una parola forte,difficile da spiegare perché molto probabilmente nessuno sa davvero come si manifesti,in che occasioni precise e perché. Io so che se chiedessi a qualunque mio amico o amica:"se ti trovassi davanti un uomo africano in cerca di aiuto tu cosa faresti?" Credo che inizialmente tutti mi risponderebbero:"ovviamente lo aiuterei!" Ma io so che non è così... Neppure io (credo) trovandomi davanti un uomo più grande e più forte di me (che per di più non conosco) che mi chiede aiuto non glielo darei. Molto probabilmente sarei sopraffatta dai pensieri negativi:"e se cercasse solo di avere dei soldi? Di ricavare profitto dal mio aiuto e dalla mia generosità? E se mi portasse via?" SÍ! Credo che ciò che penserei sarebbe proprio questo!! Un'altra parola molto forte che ho sentito durante la lezione è stata CYBERBULLISMO ovvero bullismo in rete. Ascoltando alcuni esempi di insulti mi sono chiesta immediatamente la ragione,la necessità del fare e dire cose così violente e così inutili! Mi sarebbe venuta voglia di uscire dall'aula e andare a cercare uno per uno tutti coloro che praticano bullismo e fare loro un bel discorso!

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