"Ero in carcere e siete venuti a visitarmi...": sono parole di Gesù. Esse esprimono il dovere di ogni cristiano di praticare la misericordia e la compassione con chiunque abbia sbagliato nella sua vita, compiendo reati piccoli o grandi.
Gesù ci ricorda nel vangelo: "Non giudicate per non essere giudicati con la misura con la quale giudichiamo gli altri" Il fratello che sbaglia ha la possibilità di porre rimedio al suo errore? Chi siamo noi per ergersi a giudici spietati con il dito accusatorio puntato contro il carcerato?
Gli ultimi fatti di cronaca ci riportano il pestaggio di detenuti eseguito dalle guardie carcerarie: pensi sia giusto pestare un uomo che ha commesso un reato? La vita di un carcerato vale meno della mia di uomo presunto giusto?